di Francesco Cecchini
Il 5 settembre si celebra la Giornata internazionale delle donne indigene: la data ricorda l'uccisione di una giovane nativa dell'allora Alto Perù (oggi Bolivia), che guidò una rivolta contro i coloni spagnoli nel 1782. Moglie del leader aymara Túpac Katari, oppose una strenua resistenza all'esercito spagnolo ma venne catturata e trucidata brutalmente. Diventando un simbolo della cultura indigena
Mujer Bartolina Sisa - Donna Bartolina Sisa
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Contigo Bartolina muchas veces sueño - Con te Bartolina molte volte sogno
Tu sangre tambien es mi sangre amada Bartolina - Il tuo sangue è anche il mio sangue, amata Bartolina
(Canzone cantata da Luzmila Carpio - qui il video: https://bit.ly/3jUsxnU)
L'origine della ricorrenza
Ogni 5 settembre, dal 1983, si celebra la Giornata internazionale delle donne indigene.
La data è stata fissata al Segundo Encuentro de Organizaciones y Movimientos de América a Tiahuanaco (Bolivia), in memoria di Bartolina Sisa, guerriera ed eroina aymara.
In quella data, ma nel 1782, Bartolina fu infatti giustiziata dopo anni di combattimenti contro gli spagnoli per l'indipendenza delle terre del suo popolo, l'Alto Perù a quei tempi (oggi Bolivia).
Il cuore dell'insurrezione fu l'assedio di La Paz.
L'assedio e la punizione delle autorità coloniali
Il 13 marzo 1781 La Paz fu assediata dagli indigeni aymara. Prima 20mila, alla fine 80mila.
Il 21 maggio Túpac Katari, un panettiere il cui vero nome prima della rivolta anti-colonialista era Julián Apaza, lasciò Bartolina, sua sposa, a capo dell'assedio.
Quando vide una donna al comando, l'esercito spagnolo inviò 300 soldati per catturarla, ma non ci riuscì. Lo fecero dopo 109 giorni approfittando di divisioni nel popolo aymara (alcuni erano contro Túpac Katari).
Túpac Katari venne catturato e squartato.
Anche Bartolina Sisa venne presa. Dopo essere stata costretta ad assistere allo squartamento dello sposo, Bartolina venne legata per i piedi a quattro cavalli e anche lei squartata. Poi le inchiodarono la testa e parti del corpo in diversi punti, dove aveva organizzato la ribellione, per intimidire gli aymara. Aveva 32 anni.
La memoria di Bartolina, eroina ribelle
La memoria di Bartolina Sisa vive ancora, non solo il 5 settembre nel Giorno internazionale della donna indigena, ma ogni giorno. Innanzitutto in Bolivia dove, per esempio, esiste ed è attiva una Confederación Nacional de Mujeres Campesinas Indígenas Originarias de Bolivia “Bartolina Sisa” e molto altro ancora.
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