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Bolivia, vince Luis Arce. Festeggia il Mas

di Ruggero Tantulli

Vittoria al primo turno, con oltre il 52%, per il socialista Arce, delfino di Evo Morales ed ex ministro dell'Economia. Solo mercoledì saranno comunicati i risultati ufficiali, ma la distanza rispetto a Carlos Mesa, intorno al 30%, è sufficiente per festeggiare: «Abbiamo recuperato la democrazia». Anche Jeanine Áñez, presidente ad interim, ha riconosciuto la vittoria del Mas


Salvo clamorosi ribaltoni, il nuovo presidente della Bolivia sarà il socialista Luis Arce.

Secondo i risultati degli exit poll, il candidato del Mas (Movimiento al socialismo) conduce con oltre il 52% dei voti, superando di gran lunga non solo la soglia del 50%+1, ma anche la forbice di dieci punti percentuali rispetto al secondo più votato (sufficiente a consegnare la vittoria al primo turno anche solo con il 40% dei voti).


Carlos Mesa, il candidato di Cc (Comunidad Ciudadana), infatti, si ferma intorno al 30%, oltre venti punti sotto Arce. Una distanza troppo ampia per essere colmata, anche se i risultati ufficiali verranno comunicati solo mercoledì 21 ottobre, dopo che il Tribunale supremo elettorale ha sospeso il conteggio veloce - ritenuto «poco affidabile» - a poche ore dall'apertura delle urne.


La presidente ad interim Jeanine Áñez, autoproclamatasi presidente lo scorso novembre, dopo le "dimissioni forzate" di Evo Morales - vittima di un golpe subito dopo la sua rielezione - ha riconosciuto la vittoria dell'avversario più indigesto per la destra boliviana. «Ancora non abbiamo il risultato ufficiale, ma dai dati che ci sono il signor Arce e il signor Choquehuanca hanno vinto le elezioni. I miei complimenti ai vincitori, ai quali chiedo di governare pensando alla Bolivia e alla democrazia», sono le parole di Áñez su Twitter.


«Abbiamo recuperato la democrazia in una giornata pacifica e tranquilla», festeggia il quasi-presidente Luis Arce davanti ai suoi sostenitori a La Paz.

Al terzo posto, intorno al 14%, si piazza Luis Fernando Camacho (Creemos), agitatore delle violenze che hanno portato al burrascoso cambio di governo nel 2019. Sotto, tutti gli altri candidati, con percentuali minori.


Arce, 57 anni, professore universitario, è stato ministro dell'Economia nel governi Morales dal 2005, contribuendo significativamente alla grande crescita economica registrata dalla Bolivia negli anni della 'Evonomics', con benefici soprattutto per i meno abbienti. Sarà lui, quindi, il delfino di Evo Morales, a guidare il Paese sudamericano, affiancato dal vice David Choquehuanca, indigeno aymara e leader dei contadini boliviani. Ma solo mercoledì si potrà dirlo ufficialmente.

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